LAURA STRANI alla Mostra estemporanea di Via Bagutta, 1969
Pittrice, scrittrice e amante della poesia, nasce a Siracusa il 30 Marzo 1930, ma milanese dal 1953, anno in cui si trasferisce a Milano sui Navigli, col marito, il pittore Amleto Bertrand, che la indirizza e la plasma all'arte pittorica.
Con Amleto condivide la passione per l'arte ed intraprende l'attività professionale di pittrice, pur rivestendo anche i ruoli di compagna ideale, musa ispiratrice e madre affettuosa dei loro figli.
Partecipa ad innumerevoli mostre personali, collettive, estemporanee, Concorsi d'arte a Premi, in Italia e all'estero, facendosi così conoscere dal grande pubblico, dai critici, dai galleristi, dai collezionisti ed estimatori d'arte.
Nel 1973 Laura Strani inaugura un proprio spazio espositivo: Galleria 'Studio d'Arte 4', in C.so Cristoforo Colombo, 4 a Milano, dove espone in permanenza le proprie opere e i dipinti di Amleto ed allestisce personali e collettive anche di altri pittori contemporanei.
Nei suoi dipinti Il linguaggio visivo risente inizialmente di un influsso impressionista, che con il tempo si arricchisce di apporti espressionistici, informali, gestuali, elaborati con una tecnica ed una visione unica e personale.
Scompare il 24 dicembre 2016 a Milano, ove riposa al Cimitero Monumentale.
Mostre: Mostra di pittura 'L'isola di Milano', 1966, Milano - Mostra di pittura Cormano, 1967, Cormano (MI) - Mostra di pittura 'l'Isola di Milano' 1967-1968 - Mostra di Pittura 'Amici dell' Arte' 1967, Abbia-tegrasso (MI) - VI Mostra d'Arte del Pomero, 1968, Rho - Mostre d'Arte 'Radiogiornale' 1968, Roma -Mostra personale Galleria d'Arte Moderna 'Casa Serena' -Gruppo Belle Arti di Cormano, 1969 - Personale Galleria Marconidieci, Borgomanero, 1977 - Mostra di Pittura a Palazzo Reale, Milano, 1980 - Galleria Studio d'Arte 4, mostra pemanente, Milano 1981 - Galleria Club Collezionista, Milano 1981 - Farmitalia Carlo Erba, Milano 1982 - Mostra personale presso Artecultura, Sala Olimpia, Milano-Brera, 2010.
Sue opere figurano in collezioni private in Italia e all'estero.
Premi: Premio (medaglia) 'Giuseppe Mori', 1963-1964, Lecco - Premio Nazionale 'Bice- Bugatti' 1965, Nova Milanese - Premio (Medaglia) 'Montmartre' 1965, Milano - Premio (medaglia) Portici di Cormano, 1968, Cormano (MI) - Premio (medaglia) Mostre d'Arte 'Radiogiornale' 1968, Roma - 1° Premio Villa Olmo, Como, 1981 - Leone d'Argento 2° premio Gall. Casarico, Abbiate-grasso, 1981 - Coppa 1° premio assoluto G.A.C. patrocinato dal Comune di Corsico, 1982 Corsico (MI) - Premio Farmitalia Carlo Erba, Milano, 1982
Bibliografia: Milano, il Prodiere, Dizionario Paolo Perrone (note essenziali) - Catalogo Naz. D'Arte Moderna, Bolaffi, 1973 - Catalogo Naz. D'Arte Moderna, Bolaffi n. 11, 1976 - L' E'lite selezione Arte italiana, Varese, 1983 - Storia della Pittura Italiana, presenze contemporanee, Milano, 1982 - Mario Monteverdi, Agenza un Artista al giorno, Lo Faro, Roma 1983 - Annuario L'Elite X°, del 1984 - Volume Arte Italiana per il Mondo in due lingue, del 1985 ed. Celit, Torino - Rivista Artecultura, ottobre 2020
LAURA STRANI ritira il Premio Villa Olmo, Como, 1981
Cenni critici su LAURA STRANI
LAURA STRANI, col marito e pittore Amleto Bertramd all'inaugurazione della Personale presso la Galleria d'Arte Moderna 'Casa Serena', Cormano, 1969
Una pulsante e sorgiva neo-figurazione
Laura Strani, per una vita intera consorte di Amleto Bertrand, in un sodalizio quanto mai congeniale e fortunato, sperimentò nel confronto con la pittura una sua parallela ed appagante esistenza. Una sperimentazione, continua, costante, affina giorno per giorno il suo temperamento creativo, lontano forse dalle incandescenti turbolenze del marito, ma sensibile nel far emergere il suo profilo di pittrice dotata, attratta dal dialogo infinito con la materia pittorica. Una materia che nelle sue composizioni si rivela plasticamente duttile, innervata da una sua pulsante energia da cui potevano scaturire acrobazie dal gusto informale o rappresentazioni figurative gestite in un arco di gusto e di tecnica che si protende dalle ultime propaggini post-impressioniste sino a sorprendenti sussulti gestuali.
Pittura quindi che, impregnatasi delle correnti più significative dell'arte contemporanea, diventa poi metafora di nuovi e misteriosi equilibri futuristici, in cui la figurazione, o quello che di essa ne rimane dopo una simile elaborazione, si connota di valenze galattiche, spazialiste, quasi presaghe di un nuovo e più inquietante futuro. Una pittrice, Laura Strani, e in questo in piena sintonia con il marito, che non amava le disquisizioni teoriche, tanto in voga nel dibattito artistico della seconda metà del XX secolo.
Per Lei la pittura era sperimentazione del e nel colore, con immagini che apparivano in improvvisi
squarci di luce, o nelle saettanti scie di risucchianti tonalità che imprimevano dinamismo alle sue
composizioni. Come se il discorso aperto dall'impressionismo fosse da approfondire, da portare sino alle estreme conseguenze, in una civiltà che già allora incominciava a intravedere orizzonti di viaggi spaziali, universi di computer, pianeti da esplorare. Un confronto che l'arte della Strani ha colorato e plasmato con esemplare forza espressiva.
Guardando le opere di Laura Strani si avverte anche l'influsso di chi l'ha indirizzata e plasmata all'arte pittorica, il Maestro Amleto Bertrand.
Dal proprio Maestro però ha tratto solo quanto le poteva interessare, staccandosi poi e creando un proprio mondo aperto alla luce viva dei colori, trasferendo sulle proprie tele una profonda emozione spirituale dove le cose acquistano sapori trasognanti e la più completa armoniosità.
Nelle sue tele non si può negare la presenza di una vitalità vigorosa ed il tentativo di arrivare alla ricerca della verità per tramite il colore e la luce. L'apparente uniformità può trarre in inganno il fruitore superficiale in quanto nasconde una diversificazione di motivi tutti intessuti e ricamati di acuta penetrazione di quanto intende ritrarre, filtrato dalla sua sensibilità.
Molti sono i richiami alla terra natìa ed a quella adottiva, in particolare modo all'hinterland milanese dove ancora oggi troviamo suggestivi luoghi legati alle antiche tradizioni agresti, che hanno avuto un peso determinante in Laura Strani. Infatti luoghi ameni e bucolici siti visitati dall'Artista hanno lasciato il segno in Essa e ne fanno un inno alla natura, richiamato nella maggior parte delle sue tele, in cui si riflette tutta la gamma di colori gai che sprizzano allegria e spingono il fruitore a seguire il paesaggio addentrandovi nelle sue linee, quasi ad apparire morbide, vellutate e cariche di umanità.
Ogni opera riflette l'ispirazione di chi la crea: anche le opere di Laura Strani riflettono l'animo ed il carattere dell'Artista, anche se a volte pare che si sforzi a filtrarle per farle apparire diverse e tenti di nascondere ciò che è l'emozione del momento creativo, se così non fosse, ci apparirebbero troppo legate a schemi e canoni ormai superati ed autopistici.
Pittura libera invece quella di Laura Strani, conseguenza di una indipendenza spirituale, di una autonomia di pensiero, che trasporta sulla tela esperienza di vita e di lavoro raccontate con sincerità e con linguaggio semplice.
LAURA STRANI col Questore dott. Miccicché, alle spalle Renzo Cortina alla Personale Galleria Mioccio-Brera, Milano 1976
LAURA STRANI con Paolo Spada, pittore e critico d'arte, all'inaugurazione della Personale alla Galleria Marconidieci, Borgomanero, 1977
...D'ispirazione chiaramente impressionista, ricerca ed instaura un rapporto con il reale, vissuto attraverso un momento del sentimento ed escluso da ogni eventuale condizionamento da parte dell'idea. In tutte le opere di Laura Strani si possono leggere le famose parole dette da Boudin intorno al 1865 quando l'impressionismo era ormai maturo: "Oramai bisogna cercare le semplici bellezze della natura". I paesaggi di Laura Strani offrono una comunicabilità immediata, autenti-ca, appunto per la semplicità e genuinità. Tutti i suoi lavori hanno un fascino profondo per lo spirito squisitamente pittorico formato da una colorata magia abbinata alla forte sensibilità del suo animo, che trasmette un messaggio inneggiante alla bellezza del creato.
Fuori da ogni sperimentazione e lontana da avventure alla moda Laura Strani prosegue tenacemente il suo corso di Artista esaltante la natura, le cose, l'umanità, entro il grande arco della neo-figurazione... e lo fa con una coerenza formale e contenutistica prodigiosa, naturalmente arricchendo ogni giorno di più i propri mezzi espressivi.
Senza dover sacrificare nulla alla propria sensibilità, al proprio mondo interiore, Laura Strani riesce ad inserirsi nella problematica dell'arte contemporanea, sia per la sintesi stilistica raggiunta e sia per la decantazione dei contenuti, anche se questi contenuti hanno lontane radici nella realtà drammaticamente vissuta.
Le proposte pittoriche che la Strani offre ai fruitori dal gusto raffinato sono la presenza lirica ed incontaminata delle proprie intuizioni, dello scavo interiore, della ricerca spirituale della luce, della liberazione della materia. E sono proprio questi aggrumi di materia stratificata che ci danno il senso della grande forza trasfigurativa che l'artista riesce ad operare sull'oggetto, recuperando tonalità delicate, timbri intensi, vibrazioni discrete, naturalmente senza con questo ricercare effetti plastici o segnici, ma tutto è lasciato all'intimo pittorico, all'invenzione e alla sua estrema sensibilità.
LAURA STRANI in alcuni momenti della sua carriera artistica. con personalita del mondo dell'arte e della cultura